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| Fabio Fazio, durante la puntata di "Che tempo che fa", si è scusato con il presidente del Senato, Renato Schifani, per le accuse mosse sabato da Marco Travaglio durante la trasmissione. "Non c'è stata alcuna congiura", ha però precisato il presentatore. "Parole come trappola, macchinazione, agguato o complotto non fanno parte del mio modo lavorare", ha aggiunto Fazio ricordando di aver avuto "pochi" incidenti nella sua vita professionale.
"'Che tempo che fa' - ha spiegato Fabio Fazio - ha sempre cercato di rispettare due principi. Il primo: consentire la totale libertà di espressione a tutti i propri ospiti, evidentemente anche quando non se ne condividono le opinioni, come ho esplicitamente sottolineato in diretta ieri sera a proposito di alcune affermazioni fatte da Marco Travaglio nel corso della puntata. Il secondo è quello di non offendere nessuno. Tanto più se assente e dunque impossibilitato a difendersi. L`offesa non mi appartiene".
"Quindi, quando ciò accade, non posso che scusarmi. A maggior ragione in questo caso - ha proseguito il conduttore - per il rispetto che è dovuto alla istituzione che il presidente Schifani rappresenta. E desidero ribadirgli che, se e quando lo riterrà opportuno, sarà il benvenuto a 'Che tempo che fa'".
"Rispettare la doppia libertà, quella di chi c'è e quella di chi non c'è, è sempre stato e rimarrà l'obiettivo di questa trasmissione", ha concluso Fabio Fazio.
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