| Nuovo colpo alla Camorra. Il boss latitante Raffaele Diana, 56 anni, è stato arrestato dalla polizia. Diana è stato catturato in un appartamento a Casal di Principe (Caserta), roccaforte dei casalesi. Considerato uno dei capi del clan, il boss era ricercato da sei anni ed era stato inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi. Nel covo sono state trovate due pistole, diverse munizioni e un silenziatore.
Il boss è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Caserta. "Lo abbiamo qui con noi in questura - ha dichiarato con soddisfazione il capo della mobile Rodolfo Ruperti, spiegando che il latitante è stato trovato a Casal di Principe, in un cunicolo. "Era armato, aveva con sè pistole, munizioni e silenziatori, ma non ha fatto in tempo ad opporre alcuna resistenza - ha aggiunto -. Ci ha fatto i complimenti".
Raffaele Diana, che era latitante dal 2004, era colpito da un'ordinanza di ripristino della custodia cautelare emessa dalla Corte d' Assise di S.Maria C.V. per i reati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione e violazione alla legge sulle armi.
Il boss si è subito arreso, quando nel suo covo si è trovato davanti i poliziotti: non ha tentato nemmeno una via di fuga, nonostante fosse tra l'altro armato di due pistole perfettamente funzionanti e di munizioni.
Il proprietario della casa-covo, un insospettabile operaio incensurato, è stato arrestato per favoreggiamento aggravato, visto che aveva costruito il nascondiglio occultandone l'accesso con una scarpiera mobile. Proprio per il nascondiglio, gli agenti si erano insospettiti: era infatti visibile l'anomala differenza di spazi tra il sottoscala e la scarpiera che vi era stata artigianalmente ricavata.
Nel bunker un Vangelo e un libro su Padre Pio
ll boss aveva nel suo nascondiglio una copia del Vangelo, un libro di Padre Pio da Pietrelcina, una copia de "Il Padrino" e una de "Il Capo dei Capi", hanno spiegato gli investigatori.
Un altro rifugio-bunker probabilmente usato da Diana fu scoperto il 4 luglio 2008, sempre a Casal di Principe, dai carabinieri. Si trattava di un nascondiglio di due metri per due realizzato nel vano sottoscale dell' abitazione di Armando Abbatiello, 31 anni. Al nascondiglio si accedeva attraverso una botola scorrevole ricavata nel pavimento e nascosta da una libreria. Nel marzo scorso ancora i carabinieri individuarono nell'abitazione di Diana - che è originario di San Cipriano d'Aversa ed è soprannominato "Rafilotto" - un doppiofondo nella parete della cucina con lo spazio sufficiente per nascondere una persona.
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