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| Rosario Gambino rimane negli Stati Uniti. Come già accaduto in passato, ancora una volta è saltata l'estradizione in Italia del boss mafioso coinvolto nello storico processo "Pizza Connection" sul traffico internazionale di stupefacenti. L'arrivo dagli Usa era previsto per venerdì mattina a Roma Fiumicino, ma all'ultimo momento il suo trasferimento è stato rinviato. Già condannato in Italia, il boss ha ottenuto il processo di revisione.
Nei suoi riguardi è stato emesso nel 1980 un mandato di cattura da parte del giudice Giovanni Falcone. Il provvedimento è oggetto in questi giorni di nuovo esame da parte del Tribunale del riesame di Palermo, dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione dell'ordinanza che ne dichiarava il persistere dell'efficacia.
Legale: "Inefficace mandato di cattura"
"Il mandato di cattura - dice l'avvocato Daniele Francesco Lelli - è stato annullato dalla cassazione il 28 gennaio 2009 e sul perdurare della sua efficacia dovrà sciogliere la riserva il tribunale del riesame di Palermo"'. Come spiega ancora avvocato Lelli, proprio durante quell'udienza "sono stati depositati 'Affidavit' da parte dell'avvocato Henderson, già procuratore Usa per 9 anni, nei quali si dimostra come i termini di custodia cautelare per Gambino siano ampiamente scaduti".
Il legale osserva che nella vicenda Gambino "si aggiunge mistero a mistero poiché nell'attesa della decisione del riesame si tenti ancora una volta una espulsione mentre i termini della vicenda amministrativa sono ancora tutti aperti negli Stati Uniti".
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